aggettivo possessivo

25 05, 2015

I legacci del sensibile

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 25th, 2015|La Sezione Aurea|0 Commenti

E poi arriva quel momento in cui *Lei* arriva a casa *tua*, e si intrattiene giusto il tempo di un caffè. Il momento in cui anni di confidenze e di carezze, di sesso e odori putrescenti e di saune e profumo di lavanda, di appuntamenti e di passaggi alla metro, di spese al supermarket e di avventure strampalate, diventano istantaneamente passato remoto. Quel momento che, mentre stava lievitando, né tu né lei credevate sarebbe mai arrivato, e che vi ha lasciato da soli. E ti accorgi che la tua casa non è né troppo larga né troppo vuota, senza di lei. E ci piangi su. Ma se nella notte non riuscite a dormire, e distrattamente vi messaggiate parlando del quotidiano, allora si fa largo l'ipotesi che tutto questo possa rappresentare solo una tappa di una storia lunga una vita vera. Non c'è scoperta senza distacco, non c'è fiducia senza rinuncia. Comunque andrà, potrà essere un successo, perché comunque avete avuto [...]

20 05, 2015

Scrittura, Terapia, Editing. In questo ordine. L’autore riflette.

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 20th, 2015|il sangue di trilussa, romanzo|0 Commenti

Sapete, è il mio primo romanzo che va a pubblicazione. Una storia così lunga è diversa da articoli - accademici, giornalistici o 'creativi' che essi siano. Un romanzo nasce tuo malgrado, vive una sua adolescenza a prescindere dal genitore, si ribella, scappa ed è incoercibile nella sua sete di indipendenza. Se gli chiudi una porta, esce dalla finestra, e bisogna dedicargli molta severità. Allo stesso tempo, però, bisogna stare in campana per fare sì che cresca in modo armonico, che respiri, che tesaurizzi le sue esperienze. Quindi bisogna dosare la severità con una qualche dolcezza, molta comprensione e tantissimo ascolto. Sembra difficile, e alla fine lo è. Però è allo stesso tempo tutto molto naturale: dentro un romanzo c'è molto di chi lo scrive, anche se lui fa di tutto per nasconderlo. Si vergogna, non vuole camminare con te che gli tieni la mano, è grande.  Rileggendolo, tenendoti a distanza di pudicizia, riconosci te stesso, in quel caos di personaggi, situazioni, [...]

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