LogoAlche Edelweiss-AgenziaLetterariaNS1

Copertina_DEF

«Il sapore del sangue e dei succhi gastrici gli inasprì 

la bocca, provò a gridare, noci riuscì si guardò 

intorno e istintivamente si voltò lì, sulla scalinata 

di Trilussasesta fila. Lei lo vide, inginocchiato

con una freccia piantata nello stomaco 

cominc scendere i gradini di corsa».

Il libro. 

Trastevere, sabato sera. In una piazza Trilussa affollata dalla movida romana, una freccia scoccata da un punto ignoto trafigge e uccide un uomo nella calca. Il commissario Jacopo Cederna e l’ispettore Giulio Galati, affiancati dal criminologo Francesco De Biasi, indagano, ma saranno messi sulla buona strada solo da Manfredi, il migliore amico della vittima. Il sangue di Trilussa, noir dai toni grotteschi, racconta Roma e la sua gente peggiore, rivelando la miseria di un’esistenza avviluppata a soldi e ad amori a due dimensioni, alla ricerca disperata di ciò che il denaro non può comprare.

L’amalgama tra questi elementi trascina il lettore a divorare Il sangue di Trilussa: sarà per la capacità di mimesi di una realtà contemporanea, che delinea con cura i personaggi nella loro vita narrativa, sarà perché per una volta non si tratta solo di scovare l’assassino, sarà per l’estrema capacità di Anadi Mishra di utilizzare una voce pregna di personalità… Ma senza dubbio Il sangue di Trilussa si connota come entusiasmante e coinvolgente perché costruito sul subitaneo precipitare di eventi, maturati dall’imprevedibilità del destino e dall’istinto-pazzia dell’uomo.

Il sangue di Trilussa non vuol essere un giallo da spiaggia né un noir dai toni cupi e orrorifici; si propone invece di raccontare una Roma post-pasoliniana con la sua gente, quelle misere parabole di esistenza avviluppate a soldi e ad amori a due dimensioni: vite che possono perdersi per una freccia al cuore o prosperare se si manovrano le giuste pedine che sospingono il sistema mondo.

«A Roma erano tutti pronti a rivendicare la centralità della Città Eterna nella storia e nella cultura. Peccato che le mostre e i cineforum di livello fossero frequentati sempre dalle stesse persone, ormai rassegnate all’idea dell’estinzione; peccato che i locali dai profitti migliori fossero quelli che offrivano cene con cabaret, oppure cover di musica dance; peccato che la prima domanda a quelli come Martino, quando si contratta per suonare in un locale, fosse quanta gente portate? e la seconda fosse la SIAE chi la paga? Roma va così. Figuriamoci i suoi poliziotti». 

Anadi Mishra è nato a Roma nel 1972. Musicista, informatico e ricercatore, impara a leggere su Topolino ben prima di andare a scuola. Cintura nera di precariato, ha da poco scoperto le gioie dell’amore per i cani. Non tutti, i suoi. Il sangue di Trilussa è il suo primo romanzo.

IL SANGUE DI TRILUSSA

Romanzo di Anadi Mishra

(Alcheringa Edizioni, 2015, brossurato, 285 pagg. ISBN 788898621392)