Il sangue di trilussa

6 10, 2015

Brutti, sporchi. Cattivi.

Di |2016-11-01T20:16:19+01:00Ottobre 6th, 2015|La Sezione Aurea|0 Commenti

Il giorno della presentazione si avvicina. Vivo il tempo che mi ci separa passando da momenti in cui immagino grande rigore nel condurre un dibattito che andrebbe a confluire - nelle mie più rosee fantasie -  nel campo del sociale e dell'analisi letteraria più alta, ad altri in cui rifletto sulla natura reale di un romanzo come il mio. Alcuni contributi fotografici inviati da amici aiutano a stare coi piedi per terra, e, perché no, anche a cogliere l'essenza più pura, sentita, *aspirata* delle pagine che ho scritto. Al Cosmonauta incontrerò un sacco di amici, e spero di farmene altri. Ma quelli che mi hanno mandato questa foto - geniale - avranno un posto speciale nel mio cuore. E, no, non vi dirò né se ci saranno, né chi essi siano. Ci mancherebbe altro, tzé. Le uniche persone che hanno dato una narrativa completa alla mia copertina vanno salvaguardate, come i Panda.

8 08, 2015

Ci siamo

Di |2016-11-01T20:16:19+01:00Agosto 8th, 2015|il sangue di trilussa, La Sezione Aurea, romanzo|1 Commento

Cari amanti della letteratura da svago estivo, sono qui a proporvi una lettura che sta al vostro ombrellone come Sade sta alle vostre scappatelle extraconiugali: trattasi della prima fatica letteraria del sottoscritto, il nome della quale ha ispirato quello del presente blog (punto. Pausa. Respiro.) La benemerita casa editrice Alcheringa, che ha creduto nel mio testo e ne ha favorito e seguito la nascita editoriale sta mandando in stampa la prima tiratura de Il Sangue di Trilussa, un giallo-thriller ambientato a Roma, la mia città. Conoscerete l'ennesimo commissario, l'evitabile ispettore, il regalatissimo criminologo, e vi chiederete perché mi sia cimentato nel dare vita a tutte 'ste guardie. L'essenziale è che ve lo chiediate alla fine del libro. Perché - in quel caso - avrei vinto io. Quindi, signori, non siate timidi. Cominciate pure a farmi sentire il vostro entusiasmo cercando informazioni, soddisfacendo le vostre curiosità ("macché, davéro hai scritto 'n'libbro? E 'ndò lo trovo? Quanto costa? M'oo regali?") e preordinando la [...]

27 05, 2015

Il Bianco, il celeste e l’azzurro.

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 27th, 2015|il sangue di trilussa, lazio, romanzo|0 Commenti

Certo che l'ha sempre saputo. Fabiano segue la Lazio dai tardi anni ottanta, quando davanti c'era Amarildo, ma non quello bòno, l'altro. All'epoca, il giocatore che lo accendeva era chiamato "Il Kid", al secolo Antonio Elia Acerbis, grande giocatore, ben conosciuto agli addetti ai lavori dell'epoca,  ma mai sotto i riflettori dell'alta società calcistica. Chi tifa Lazio lo sa. Niente è semplice nelle cose umane, figuriamoci nel calcio, che è un mondo governato dal rotolare di una palla. Fabiano ascolta Guido De Angelis dal suo furgone rosso-Bartolini, e si prepara alla delusione più cocente, domenica a Napoli. Si prepara al frangersi di una stagione quasi perfetta sugli interessi economici dei grandi network televisivi; non è un caso che a Sky si faccia un tifo indiavolato per la Lazio, mentre a Mediaset Premium si tenga per il Napoli; indovina che avrà i diritti per la CL nei prossimi tre anni? Passerà, tutto passa. I Laziali lo sanno bene.

27 05, 2015

Antichi moniti. Attuali richiami. Progetti futuri.

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 27th, 2015|il sangue di trilussa, La Sezione Aurea, romanzo|0 Commenti

Eccoci. Dopo la fine di un periodo molto complicato (la discussione della tesi di dottorato; la chiusura de "Il Sangue di Trilussa" e relativa prossima pubblicazione e del periodo di convivenza con Moneti, che si è protratto per anni), ora si apre una nuova fase, che si preannuncia complicata assai. Anzitutto, la promozione del libro, che dovrebbe uscire tra qualche giorno: ci sarà da pianificare, organizzare e portare a compimento una serie di eventi, e sospetto che gran parte del lavoro dovrò gestirmelo in prima persona. Poi, il lavoro su "The Flood of Fire": l'ultimo capitolo della Trilogia di Amitav Ghosh su cui ho centrato la mia tesi di dottorato esce in inglese tra oggi e domani, e Amazon me lo spedirà - se riuscirò a caricare la mia postepay per tempo, dato che una mail mi ha avvisato di controllare il titolo di pagamento del pre-ordine; è evidente che - in Italia - dovrò essere il primo ad occuparmene. [...]

22 05, 2015

Reboot

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 22nd, 2015|La Sezione Aurea|0 Commenti

Sulla (discutibile) serie '1992', c'è uno scambio tra Roja e Accorsi che (vado a memoria) si sviuppa più o meno così: -"Ti lascio un po' di soldi, perché tu possa ricominciare da capo da un'altra parte"; -"Non ce la faccio più, a ricominciare da capo"; -"Quelli come te ce la fanno sempre". Ecco, non ce la faccio più, ma allo stesso tempo so che ce la farò. Qui, rintanato in un eremo talmente allegorico che sembra scritto da uno sceneggiatore alle prime armi, mi accingo a vivere il distacco più doloroso della mia vita, probabilmente più di quello che ho avuto con la perdita di mio padre, perdita tutto sommato nell'ordine delle cose. Qui si parla di sei anni di convivenza. Sei anni fatti di momenti bellissimi, di condivisione totale, di momenti brutti, vuoti, di incomprensioni e di lontananza. Anni di vita insieme arrivati al capolinea. E noi, io e lei, ognuno dalla sua parte a leccarsi le ferite, tra lacrime versate [...]

20 05, 2015

Un calcio al vento

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 20th, 2015|il sangue di trilussa, La Sezione Aurea, romanzo|0 Commenti

Oggi c'è la finale di Coppa Italia, e io sono qui, a Morlupo, cercando di tirare le somme degli ultimi anni di vita. Ci sono i soldi, che mancano sempre, e si affacciano i rimpianti di chi ha sacrificato la costruzione di una maturità sull'altare di una libertà di pensiero, che ogni giorno che passa assomiglia sempre più ad una catena, e pure corta. C'è l'orizzonte sentimentale, ballerino, scontento, frustrato nelle sue aspirazioni, più che legittime. C'è una solitudine non sempre disperata, ma pericolosa nei suoi aspetti più "addictive". C'è il mio libro, figlio di carta non particolarmente amato, ma di cui vado comunque fiero. La finale, dice. Mi immagino Fabiano Borghese, laziale vero, che si prepara per lo stadio con quattro o cinque amici suoi. Mi immagino Martino Onorato (non quello vero, il *mio* Martino Onorato, che condivide con quello in carne e ossa un discutibile amore per dei colori sbagliati) guardare la partita accucciato su un trespolo, nella [...]

20 05, 2015

Scrittura, Terapia, Editing. In questo ordine. L’autore riflette.

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 20th, 2015|il sangue di trilussa, romanzo|0 Commenti

Sapete, è il mio primo romanzo che va a pubblicazione. Una storia così lunga è diversa da articoli - accademici, giornalistici o 'creativi' che essi siano. Un romanzo nasce tuo malgrado, vive una sua adolescenza a prescindere dal genitore, si ribella, scappa ed è incoercibile nella sua sete di indipendenza. Se gli chiudi una porta, esce dalla finestra, e bisogna dedicargli molta severità. Allo stesso tempo, però, bisogna stare in campana per fare sì che cresca in modo armonico, che respiri, che tesaurizzi le sue esperienze. Quindi bisogna dosare la severità con una qualche dolcezza, molta comprensione e tantissimo ascolto. Sembra difficile, e alla fine lo è. Però è allo stesso tempo tutto molto naturale: dentro un romanzo c'è molto di chi lo scrive, anche se lui fa di tutto per nasconderlo. Si vergogna, non vuole camminare con te che gli tieni la mano, è grande.  Rileggendolo, tenendoti a distanza di pudicizia, riconosci te stesso, in quel caos di personaggi, situazioni, [...]

19 05, 2015

Manfredi a casa di Livia

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 19th, 2015|La Sezione Aurea, romanzo|0 Commenti

Logo-Trilussa Manfredi inserì le chiavi nella toppa e aprì, intuendo quasi subito il gioco della serratura. Si trovò davanti un bel salone, aperto e luminoso, con delle finestre ampie, velate da tende candide e pulite. Il salotto era di ottima fattura e non c’era, Manfredi apprezzò, nemmeno un mobile Ikea. Il tavolino basso di vetro era sbracato, ma proveniva sicuramente da un mercatino di modernariato sofisticato radical-chic. Il tappeto peloso, anche se macchiato di rosso su un angolo, si accordava con tutto l’insieme. Il pavimento era una graniglia popolare, di quelle sale e pepe, tipica degli alloggi di Garbatella; le persiane erano in ottimo stato, segno di una manutenzione costante; sul pianoforte verticale erano appoggiate delle fotografie che attirarono subito la sua attenzione. Ci si avvicinò, anche perché lì accanto c’era una libreria non troppo grande, ma sfruttata in ogni centimetro. Per prima cosa Manfredi prese il panetto di fumo e lo ripose dentro il pianoforte, proprio dove aveva detto [...]

9 05, 2015

Ramesh Mohinder sulla tassista violentata

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 9th, 2015|il sangue di trilussa|0 Commenti

Logo-Trilussa Ho spesso pensato che il ricorso all'autorità come strategia di difesa sia un marcatore della nostra futura estinzione. Alla loro invenzione, i social network furono salutati come il veicolo dello slancio evolutivo più forte che l'umanità avesse mai conosciuto. Il web 2.0 promise la costruzione di una coscienza nuova, più di quanto non fosse mai stata nell'epoca delle strutture sociali solide. Non è passato tanto tempo, anzi; non si è nemmeno entrati nella prospettiva storica, visto che chi ha quarant'anni è nato in un mondo ed è maturato in una realtà mutevole come non mai. Per dire, io sono passato dal Commodore 64 all'iPad. Dai pennarelli per darsi appuntamenti davanti a scuola (scrivendo sul solito cartellone pubblicitario) a WhatsApp. dalle lettere imbevute di Brüt 33 per la ragazzina di cui ero innamorato alle email con i gattini. Sì, lo so. È un discorso banale, trito e ritrito, fatto un miliardo di volte. E poi non volevo nemmeno [...]

7 05, 2015

Giulio Galati allo SCuP

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 7th, 2015|il sangue di trilussa, romanzo|0 Commenti

Logo-Trilussa Di fronte a Via Nola, il cordone di poliziotti è lo squallido preservativo tra il quartiere e l’interesse privato. Il braccio armato della proprietà. L’esecutore materiale dell’ingordigia turbocapitalista. Dentro allo spazio che il quartiere aveva guadagnato con le attività dello SCUP, le ruspe stanno abbattendo pareti, sfondando finestre, rendendo inservibili degli spazi che la comunità aveva eletto come propri. Ma poi, per farci cosa? Per rivendicare il diritto di far marcire del cibo mentre il tuo vicino muore di fame, solo perché tu hai avuto i soldi per comperarlo? E Quindi? Questa è una città che soffre di asfissia. Qualcuno ha ritenuto di usare degli spazi *vuoti* per organizzare una palestra, una sala lettura, uno spazio per bambini, tutte iniziative nobili, che gettano un ponte tra società e istituzioni, Dio solo sa quanto ci serve questa dialettica costruttiva. Quale cazzo di potere preferisce le macerie agli asili nido? Ma poi, che dire di noi? Che dire di [...]

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