Lazio-Siena: 2-1

Tabellino:

Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Ledesma; Mauri (39′ st Cavanda), Gonzalez (23′ st Hernanes), Ederson (15′ st Onazi), Candreva; Klose.
A disp.: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Cana, Scaloni, Zarate, Rocchi, Kozak, Floccari. All.: Petkovic
Siena (3-4-2-1): Pegolo; Neto, Paci, Felipe; Angelo (1′ st Sestu), Vergassola, D’Agostino, Del Grosso; Verre (1′ st Paolucci), Valiani (30′ st Reginaldo); Calaiò.
A disp.: Farelli, Marini, Dellafiore, Martinez, Bolzoni, Rodriguez, Campos Toro, Zé Eduardo, Bogdani, Rubin. All.: Cosmi
Arbitro: Russo
Marcatori: 17′ Ederson, 38′ Ledesma (L), 46′ st Paci (S)
Ammoniti: Klose, Mauri (L), Pegolo, Calaiò (S)
C’era da vincere, e s’è vinto. Siamo contenti così? Siamo contenti così. Contenti per il goal di Ederson, per tre punti arrivati dopo due sconfitte molto diverse tra loro (Genoa e Napoli), per le braccia che mimano le ali dell’Aquila che è tornata a volare. Però.
Però c’è stanchezza; c’è Miro in diffida; c’è un fallaccio su Mauri, e c’è una reazione blanda da parte della squadra (ah, ad averci ancora Wilson e Oddi, ma bastava anche un “semplice” Corino…) La riflessione è: se  a Napoli dopo il fallo di mano di Klose c’è stata mezza squadra intorno al tedesco, perché non abbiamo fatto la stessa cosa? non sarà uno specchietto dello stato mentale della squadra? Mo’, tutti a Pescara. Senza sassi, possibilmente.