Chievo-Lazio: Il film sul Profeta che seda le piazze arabe!

TABELLINO

CHIEVO-LAZIO
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj (dal 61’ M. Rigoni); Thereau (dall’80’ Stoian); Di Michele (dal 60’ Moscardelli), Pellissier. All. Di Carlo.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko (dal 46’ Scaloni), Biava, Dias, Cavanda; Ledesma; Candreva (dal 79′ Ederson), Gonzalez (dal 66’ Cana), Hernanes, Mauri; Klose. All. Petkovic.
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 5’ Hernanes (L), 38’ Klose (L), 74’ Hernanes (L),
Ammoniti: 53’ Cavanda (L), 60’ Ledesma (L), 62’ Dainelli (C), 73’ Sardo (C), 89′ Cesar (C)

La partita e il goal del primo tempo dedicato al terzo figlio, e alla moglie incinta di cinque mesi. Il secondo tempo impreziosito dalla doppietta personale, con capriola volante. Quanto vorrei che una gestazione coincidesse sempre con una stagione calcistica! Hernanes in cattedra, Lotito che starà pensando a come blindarlo, Pektovic sempre più sulla cresta dell’onda. E’ una squadretta di qualità questa Lazio, che a prescindere dai casini che gli si fanno intorno e dalla perplessità che ha destato il nuovo allenatore nel precampionato, si dimostra squadra solida, dai movimenti ben gestiti (non si direbbe che l’allenatore ci abbia lavorato così poco) e dalla grandissima qualità, specialmente a centrocampo: non sono molte le squadre di serie A che possano vantare un centrocampo con Hernanes, Mauri, Candreva, Cana, Ledesma, Gonzales, Lulic, Ederson, Brocchi tra gli altri.
Col Chievo fuori casa abbiamo una buona tradizione, a Verona non ci perdiamo dal 1999. Anche adesso, all’11 del II tempo, stiamo sul 2-0, con due magie di Hernanes che ha timbrato il cartellino al 5° e lo ha Fatto timbrare all’Ufo Klose al 38°.  S’è fatto male Konko, e quindi la solita “Laziata” che sporca l’ottimismo c’è sempre. Però… Gioca, ammazza se gioca. Vedremo Giovedì a Londra come andrà; il nostro campionato non da più grandi certezze di selezione.

Dal 20° del secondo tempo si soffre, forse la testa va a Giovedi, e potrebbe essere umano. Una serie di angoli non scaturisce la rete, ma il Chievo pressa rabbiosamente, e anche Gonzales esce per fare entrare un più combattivo (ma molto meno dinamico) Cana. Tengono Biava e Dias (quest’ultimo autore di una delle più grosse cappellate che abbia mai visto, ci voleva il giallozzozzo  Di Michele per sbagliare da solo davanti la porta), sicuro Marchetti,  buon filtro a centrocampo, Klose fa reparto da solo. E in più, grande armoniosità tra reparti, una cosa tipo “Calcio Totale”. E quando i Clivensi si sono scaricati, Il Profeta ne gela l’entusiasmo con la terza pappina. C’è spazio pure per far rivedere il campo ad Ederson (rivedibile, mi ha ricordato il primo Lulic col Milan, l’anno scorso) e per un rigore per loro per un fallo di Klose (nientemeno!) che ci fa perdere l’imbattibilità in campionato.
Insomma, tre partite, nove punti. Tre dei quali con l’Atalanta fuori casa, dove ieri il Milan ha scagliato 1-0.
Per carità, la Riòmma c’ha er Boemo, è la favorita per lo scudetto, è de ‘n’artro pianeta; noi ci limitiamo solo ad ammirarne il gioco e la bellezza. Dall’alto.