personaggi

27 05, 2015

Il Bianco, il celeste e l’azzurro.

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 27th, 2015|il sangue di trilussa, lazio, romanzo|0 Commenti

Certo che l'ha sempre saputo. Fabiano segue la Lazio dai tardi anni ottanta, quando davanti c'era Amarildo, ma non quello bòno, l'altro. All'epoca, il giocatore che lo accendeva era chiamato "Il Kid", al secolo Antonio Elia Acerbis, grande giocatore, ben conosciuto agli addetti ai lavori dell'epoca,  ma mai sotto i riflettori dell'alta società calcistica. Chi tifa Lazio lo sa. Niente è semplice nelle cose umane, figuriamoci nel calcio, che è un mondo governato dal rotolare di una palla. Fabiano ascolta Guido De Angelis dal suo furgone rosso-Bartolini, e si prepara alla delusione più cocente, domenica a Napoli. Si prepara al frangersi di una stagione quasi perfetta sugli interessi economici dei grandi network televisivi; non è un caso che a Sky si faccia un tifo indiavolato per la Lazio, mentre a Mediaset Premium si tenga per il Napoli; indovina che avrà i diritti per la CL nei prossimi tre anni? Passerà, tutto passa. I Laziali lo sanno bene.

9 05, 2015

Ramesh Mohinder sulla tassista violentata

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 9th, 2015|il sangue di trilussa|0 Commenti

Logo-Trilussa Ho spesso pensato che il ricorso all'autorità come strategia di difesa sia un marcatore della nostra futura estinzione. Alla loro invenzione, i social network furono salutati come il veicolo dello slancio evolutivo più forte che l'umanità avesse mai conosciuto. Il web 2.0 promise la costruzione di una coscienza nuova, più di quanto non fosse mai stata nell'epoca delle strutture sociali solide. Non è passato tanto tempo, anzi; non si è nemmeno entrati nella prospettiva storica, visto che chi ha quarant'anni è nato in un mondo ed è maturato in una realtà mutevole come non mai. Per dire, io sono passato dal Commodore 64 all'iPad. Dai pennarelli per darsi appuntamenti davanti a scuola (scrivendo sul solito cartellone pubblicitario) a WhatsApp. dalle lettere imbevute di Brüt 33 per la ragazzina di cui ero innamorato alle email con i gattini. Sì, lo so. È un discorso banale, trito e ritrito, fatto un miliardo di volte. E poi non volevo nemmeno [...]

7 05, 2015

Giulio Galati allo SCuP

Di |2016-11-01T20:16:20+01:00Maggio 7th, 2015|il sangue di trilussa, romanzo|0 Commenti

Logo-Trilussa Di fronte a Via Nola, il cordone di poliziotti è lo squallido preservativo tra il quartiere e l’interesse privato. Il braccio armato della proprietà. L’esecutore materiale dell’ingordigia turbocapitalista. Dentro allo spazio che il quartiere aveva guadagnato con le attività dello SCUP, le ruspe stanno abbattendo pareti, sfondando finestre, rendendo inservibili degli spazi che la comunità aveva eletto come propri. Ma poi, per farci cosa? Per rivendicare il diritto di far marcire del cibo mentre il tuo vicino muore di fame, solo perché tu hai avuto i soldi per comperarlo? E Quindi? Questa è una città che soffre di asfissia. Qualcuno ha ritenuto di usare degli spazi *vuoti* per organizzare una palestra, una sala lettura, uno spazio per bambini, tutte iniziative nobili, che gettano un ponte tra società e istituzioni, Dio solo sa quanto ci serve questa dialettica costruttiva. Quale cazzo di potere preferisce le macerie agli asili nido? Ma poi, che dire di noi? Che dire di [...]

5 05, 2015

Martino Onorato e il Jazz

Di |2016-11-01T20:16:21+01:00Maggio 5th, 2015|La Sezione Aurea|0 Commenti

Logo-Trilussa Buio. Pensieri volgari, aggressivi. La sfiga più nera. La mattina si era alzato alle undici, aveva fatto il caffè con gli occhi abbottonati e stava per sorbirselo sul balcone di casa. Bella giornata, una cazzo di bella giornata. Solo che aveva sentito una puzza strana nell’aria: non era ottimista. Non era un gran periodo. Andava a strappi; quando gli diceva male, per settimane una iella implacabile, spietata lo tartassava senza soluzione di continuità. E quella giornata puzzava, dal suo tardo inizio, maledettamente. Di plastica bruciata. Capì, ma non fece in tempo. La caffettiera che era rimasta vuota sul fuoco acceso, esplose mandando in mille pezzi la cappa di vetro smerigliato; in frantumi anche la tazzina che Martino aveva in mano, caduta per lo spavento rabbioso. Era successo un macello. La cucina era inondata di frammenti di vetro, finiti ovunque, anche nella roba da mangiare. Avrebbe dovuto pulire tutto, buttare un sacco di provviste e andare a fare la [...]

5 05, 2015

Alessandra Corazza

Di |2016-11-01T20:16:21+01:00Maggio 5th, 2015|il sangue di trilussa, romanzo|0 Commenti

Logo-Trilussa Io non capisco. Ora che finalmente c'è qualcuno che si forza a levare le ragnatele da questo paese, che si decide a smontare il sistema di clientele e corruttela che ci hanno condannato all'irrilevanza nel mondo,  che tutti si lamentano. E sì che ora che c'è una legge elettorale; e sì che dice che finalmente la scuola comincerà ad assumere i precari. Oddìo, per come sta la scuola pubblica adesso, facevano meglio ad assumerli direttamente dai barconi, almeno si sarebbero intesi con gli alunni... E sù, stavo scherzando. Un po' di ironia non ha mai fatto male a nessuno, no? Io sono sempre stata di sinistra. Libertà, solidarietà, giustizia sociale; questi sono i valori che mi sono sforzata di trasmettere ai miei due figli, Bernardo e Manfredi. Il primo, che fa il medico, li ha recepiti anche con troppo entusiasmo, visto che se n'è andato in Africa con la ONLUS di qualche centro sociale  occupato ad aiutare quei [...]

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